Dopo l’avvio del bike-sharing e della progressiva installazione delle 37 postazioni in città, l’attenzione si sposta adesso sui percorsi ciclabili.
A Ottobre un’apposita ordinanza ha dato il via libera al transito delle biciclette lungo alcune corsie preferenziali, con il limite di 30 km/h per i bus e autoveicoli autorizzati. Segnaletica che lentamente sta facendo la sua comparsa lungo i tratti interessati.
Una novità giunge dall’Ufficio Traffico che con ordinanza n°1767 del 16 Dicembre ha autorizzato la realizzazione di una nuova pista ciclabile su Via Dante, monodirezionale.
Corsia che partirà da Piazza Castelnuovo e terminerà a Piazza Principe di Camporeale. Essa sarà monodirezionale, quindi sarà consentito il transito solo da mare verso monte e sarà realizzata lungo il margine destro della carreggiata. Sul lato opposto invece, la corsia preferenziale dei bus rientra fra quelle dove è consentito il transito delle biciclette.
Fondamentale è anche il fatto che la corsia dovrà essere larga massimo 1,50 metri compresa la segnaletica orizzontale e che tutti i parcheggi verranno translati in adiacenza e a sinistra della pista ciclabile.
L’unico forte dubbio che ci viene in mente è che l’eventuale assenza di segnaletica e delimitatori di corsia possa far si che venga trascurata e fare la stessa fine delle piste ciclabili di Viale Dell’Olimpo. Ad ogni modo si tratta di una soluzione molto comune in molte città dove è ampiamente diffuso l’utilizzo della bicicletta. Nelle immagini riportiamo l’esempio di Bologna.
Cioè una striscia di vernice senza cordolo di separazione?
La solita buffonata insomma. Spero di aver capito male io.
Nell’ordinanza c’è scritto: Le strisce potranno essere accompagnate da idonei limitatori di corsia, quindi è lasciato tutto a discrezione di Amat
A Palermo servono piste ciclabili separate dalla corsia delle macchine. marciapiede ammattonato di rosso. Viale dell’Olimpo è stato un fallimento
Vorrei segnalare che la corsia preferenziale di Via Marchese di Villabianca – una di quelle autorizzate come ciclabile – nella direzione Roccaforte-Duca della Verdura è costantemente utilizzata da scouteristi e motociclisti che viaggiano controsenso.
Vedo che a Bologna le piste vengono usate regolarmente da scooter e moto.
Irregolarmente, vorrai dire. 😉
Di sicuro lo fanno infrangendo il codice della strada.
Ovvio, era per far notare che ci si lamenta tanto alle nostre latitudini, ma da quelli considerati “migliori” non si sta molto meglio.
Insomma.. ,i capita spesso di andarew a Bologna, e nonostante tutto ci siano gli incivili, come quelli in foto, gli autobus hanno una puntualità quasi svizzera. Non ti fanno mancare per niente l’utilizzo dell’auto.
“A Ottobre un’apposita ordinanza ha dato il via libera al transito delle biciclette lungo alcune corsie preferenziali, con il limite di 30 km/h per i bus e autoveicoli autorizzati.” Scusate, forse ho capito male. Gli autobus, i taxi, i mezzi di soccorso ecc.ecc. potranno percorrere le corsie a loro riservate con un limiti di….30Km/h. E tutto questo per permettere anche ai ciclisti di poterle usufruire. Chi ha scritto tale ordinanza non mi sembra….tanto normale
Infatti non è stato applicato a tutte le preferenziali, ma solo a quelle in cui il traffico non è così elevato. Ovviamente i mezzi di soccorso sono autorizzati in caso di emergenza a non rispettare tali condizioni
Chi dice che un intervento del genere è una buffonata non sa che la maggior parte delle piste ciclabili in Europa è proprio cosi: sia perchè è un intervento economico, sia perchè è pratico e veloce. Non c’è bisogno del mattonato rosso “tischi toschi”, m’importa piuttosto prima creare le piste e diffondere la rete in tutta la città.
Altra cosa: riducendo la carreggiata si dovrebbe ridurre la possibilità di lasciare la macchina in doppia fila.
sì ma bisogna imparare dalle esperienze passate. viele dell’olimpo, via libertà…
certosono meglio di niente, ma di fatto esporranno i ciclisti ai gas di scarico di autobus, scooter, taxi ecc.
la pista ciclabile sul marciapiede concilia salute e sicurezza stradale.
ammiro le ottime intenzioni del comune dopo anni di inedia, ma comincerei a progettare piste ciclabili vere, strutturali e che comportino un leggero allargamento dei marciapiedi a scapito delle auto. magari vietando la sosta e guadagnando metri di civiltà
@Punteruolorosso: siamo alle solite? Dagli all’automobilista e ai parcheggi? Perché non possono coesistere parcheggio e pista ciclabile? =) Poi un conto è viale dell’Olimpo, strada periferica e poco trafficata dai pedoni, un’altra cosa è via Dante, in pienissimo centro e con traffico pendolare. i ciclisti sono comunque esposti ai gas di scarico a prescindere, ma così almeno si muovono in separata sede rispetto alle auto e al traffico, anche per aumentare la loro sicurezza.
Sono d’accordo con te sul fatto che andrebbe creata una vera e propria rete di piste ciclabile interconnessa in tutta la città.
Ma a Palermo non può funzionare. Non si può pretendere che le stesse persone le quali lasciano le auto parcheggiate nei modi più bislacchi rispettino una semplice striscia di vernice sull’asfalto solamente perché c’è un’ordinanza che la identifica come ciclabile.
Lo sappiamo perfettamente che tempo due minuti verrà ostruita dalle auto.
Siccome Via Dante è una delle strade dove circola spesso la vettura dei vigili urbani dotata di street control sarà semplice e veloce multare tutti gli automobilisti indisciplinati che con il tempo impareranno a rispettare il Cds
Non capisco dove sia il problema. Uno aggira l’ostacolo. Poi se per aggirarlo, per errore, con il pedale gli sfondi un fanale… è colpa sua che occupava una corsia che non avrebbe dovuto occupare.
Da ciclista checusa la bici come primario mezzo di locomozione dco: ben vengano le piste ciclabili sotto qualunque forma.
Certo sarebbe preferibile tutelare le piste ciclabili con cordoli o quant’altro però la totale sicurezza sulla strada non c’è mai.
Personalmente vado sui marciapiedi di via Libertá e con gioia noto che siamo ogni giorno di piú. Sono abbastanza “vecchio”da
Ben venga, chiaramente ci aspettiamo piste più serie. Io utilizzerei, come in altre città l’asfalto colorato.
Inoltre estenderei l’iniziativa immediatamente agli assi principali nord-sud. Via Sciuti-Terrasanta, Leopardi, etc.
Francamente ho sempre trovato la maggior parte delle discussioni sulle piste ciclabili tendenziose e sterili.
Seriamente, per realizzare una ciclabile non serve chissà che cosa: basta davvero riservare una porzione della carreggiata delimitandola con una striscia. A New York, ad esempio, la maggior parte della rete è realizzata in questo modo, in alcuni casi distanziata ulteriormente di mezzo metro dalla carreggiata con mini isole di traffico (le striscie oblique), e addirittura in alcuni tratti scorrono al CENTRO di carreggiate a doppio senso (senza che sia mai morto nessuno). In Italia, e non solo a Palermo, il problema è sostanzialmente di mentalità. Si ritiene che la carreggiata stradale sia il regno esclusivo dell’automobile e dei motocicli. Ed infatti, quando si parla di cordoli a protezione delle corsie preferenziali, che siano Bus o ciclabili, si solleva il problema della sicurezza per gli automobilisti ed i motociclisti. Non capisco poi dove sia il pericolo: come eviti un muro eviti anche un cordolo.
Il punto vero qui è che si deve dotare ogni città di una rete ciclabile, il resto sono soltanto chiacchere.
Il problema invece è molto più serio. Qui visto che non si sà come sia possibile, che non si riesce a mantenere visibile una segnaletica orizzontale, diventa una scusa da parte degli automobilisti, (alcuni porci ed incivili ed alcuni che non sanno manco cosa sia la segnaletica verticale), per fregarsene altamente.
L’educazione stradale allo stato attuale, in questa città è un utopia.
dovrebbero fare una pista ciclabile seria non le solite porcate una pista ciclabile tipo quella di san benedetto del tronto
http://www.rivieraoggi.it/wp-content/uploads/2013/04/pista_ciclabile_alba_adriatica.jpg
molto bella. la vedrei in viale dell’olimpo (lanza di scalea) fino a mondello e sferracavallo, e anche in via messina marine
dal foro italico fino all’aspra.
Francesco Piscitello, quella di san benedetto del tronto può essere un modello per strade larghe..non certo per via Dante o il resto del centro. Per il resto concordo pienamente con drigo: vanno realizzate ovunque con strisce, meglio con asfalto colorato, ad individuare l’intra pista ciclabile. La pista ciclabile “ideale” delimitata con cordoli o quant’altro vuol dire non poterle fare capillarmente in tutta la città. E le piste ciclabili funzionano se solo se sono capillari. A Londra sono ricavate semplicemente vietando il parcheggio sulle arterie principali che sono lambite da piste ciclabili, anche molto strette. Risultato? A Londra vanno tutti in bici. Ecco, spiegatemi perchè in via Terrasanta, ad esempio, arteria fondamentale per Palermo, è consentito il parcheggio in entrambi i lati della carreggiata. Basterebbe eliminarlo e la strada, di colpo, potrebbe ospitare piste ciclabili e corsie preferenziali..lo stesso in via Villafranca-Leopardi, via Sammartino etc,etc..ma la tripla fila da noi è sacra..